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PROGETTARE LA CUCINA

I 4 aspetti fondamentali

Quando si progetta la propria cucina tanti sono gli aspetti a cui prestare attenzione e molte sono le scelte da compiere per realizzare lo spazio dei propri sogni.

Tra le prime cose su cui ci si concentra troviamo la scelta delle maniglie ed il meccanismo di apertura delle ante. Sembrano dettagli, ma l’aspetto funzionale della cucina è di primaria importanza tanto che determina la particolare attenzione da riservare agli aspetti che nel quotidiano ci aiuteranno in fatto di comodotà e praticità nel cucinare.

Oltre ai pensili, troviamo poi il lavello. Facile da pulire, resistente ai graffi e alle alte temperature e abbastanza ampio da permetterti di lavare piatti e cibi in tutta comodità: queste sono le caratteristiche principali da ritrovare nel lavello che andrà ad integrare la cucina.

Ultimo, ma non per importanza, il forno: la scelta di dove posizionarlo è fondamentale per agevolare le operazioni quotidiane di cottura, ma anche pulizia.

Ecco allora tutto quello che c’è da sapere.

Maniglie

L’apertura degli armadietti e dei pensili ha un ampio ventaglio di alternative, dalle più classiche alle più moderne e di design.

1. A ponte: sono le maniglie più comuni; elementi in genere lineari, fissati attraverso dei fori in due punti dell’anta o del cassetto.

2. Esistono poi anche i cosiddetti pomoli o pomelli, che necessitano di un unico punto di fissaggio. Questi ultimi si adattano meglio a cucine in stile classico, country o vintage, anche se non mancano le rivisitazioni stravaganti e spiritose per le cucine moderne.

3. Ci sono poi le cosiddette maniglie a gola, costituire in genere da un profilo di alluminio, disponibile in varie colorazioni, con una forma di L che viene posto sotto il top. Sono maniglie adatte in particolare a cucine in laminato, laccato o in vetro. Possiamo considerare come maniglia a gola anche i profili applicati direttamente sopra l’anta per tutta la sua lunghezza o le lavorazioni sull’anta che creano dei punti dove fare presa.

4. Le maniglie a incasso sono invece costituite da un incavo presente al centro o sul lato dell’anta, nella parte superiore (per basi e cassetti) o in quella inferiore (per i pensili). Soluzione ideale per quanti non desiderano – per ragioni estetiche o pratiche – vedere alcuna maniglia. Questa soluzione diviene perfetta per qualsiasi cucina moderna con una distribuzione uniforme e una linea minimal.

5. Sistema Push-pull, sistema pratico, elegante e pulito perché basato su un pistone da premere, posto in cima al fusto retrostante all’anta.

Ante

Il sistema di apertura e chiusura di un pensile incide fortemente sulla funzionalità dell’ambiente cucina. Vediamo quindi quali sono le principali tipologie tra cui poter scegliere.

Anta battente. È l’anta classica che si apre completamente verso la persona. Sono economiche e facili da applicare, i modelli da preferire sono quelli con la chiusura ammortizzata e lo sgancio rapido, questo permette di staccare l’anta senza l’uso di utensili. L’anta è collegata alla cassa del mobile tramite cerniere fissate sul fianco. Naturalmente creano un ingombro da aperte, se applicate ai pensili impediscono la vista e limitano i movimenti, per questo motivo in alcune situazioni è preferibile utilizzare delle cerniere con apertura a 180°.

Ante Vasistas o a ribalta. Molto diffuse, si aprono verso l’alto le vasistas e verso il basso quelle a ribalta, e sono trattenute in posizione aperta per una buona sicurezza, lasciando libera la vista e i movimenti. Possono essere manuali o elettriche.

Anta con apertura traslata obliqua. Sistema che fa compiere all’anta un movimento traslato in obliquo verso l’alto fino ad alzarle e aprirle del tutto. Sono manuali o elettriche.

Ante a pacchetto. Si alzano e si impacchettano in verticale con pistoni che le tengono in posizione aperta. È un sistema la cui apertura non genera ingombro e consente la piena visibilità su entrambi i ripiani all’interno del pensile.

Ante rientranti. Nelle colonne danno l’accesso massimo all’interno del mobile perché si aprono e poi si infilano nei fianchi del mobile. Creano nuove aree di lavoro, ancor di più se contengono piccoli elettrodomestici come la macchina per il caffé o il forno e sono abbinate a piani operativi estraibili.

Ante con cesti estraibili. Sono usate per colonne, basi e pensili. Quando vengono aperte portano con sé anche l’attrezzatura interna del mobile ponendo a vista il suo contenuto.

Lavelli

Il lavello completa l’allestimento di una cucina integrandosi con il piano di lavoro per comporre la zona in cui la funzionalità si combina con la ricercatezza del design.

La disponibilità di scelta è veramente vasta. Tutti di facile installazione, i lavelli si completano poi con una serie di accessori fra cestelli, scolapasta, taglieri in vetro o legno massiccio che li rendono aree di lavoro specializzate e funzionali.

La prima scelta da fare è tra il numero di vasche:

Vasca singola (con o senza gocciolatoio): è l’ideale se hai problemi di spazio o se disponi di una lavastoviglie e stai pensando di optare per un lavello singolo piuttosto grande. Soprattutto quando privo di gocciolatoio risulta essere la soluzione più di impatto estetico e di design.

Vasca doppia (con o senza gocciolatoio): consente  di insaponare le stoviglie da una parte e sciaquarle dall’altra oppure permette di usare una vasca per le stoviglie e l’altra per lavare il cibo.

    1. Il materiale più usato è certamente l’acciaio inossidabile. Le motivazioni che fanno di questo materiale la scelta più diffusa comprendono: la sua leggerezza, il costo ridotto, il fatto che sia molto igienico. Nonostante sia facile da pulire, richede l’utilizzo di detergenti specifici e panni adatti: se non asciugato può lasciare qualche alone.

      I lavelli in materiale composito di cui la fragranite è la versione più conosciuta, il nome e alcune caratteristiche specifiche cambiano a seconda del produttore, rappresentano un’alternativa a quelli in acciaio e risultano ideali per chi, di quest’ultimo, non gradisca il tocco freddo e la facilità a graffiarsi. Sono disponibili in tutta una serie di colori e di forme, sono particolarmente facili da pulire anche se in alcune versioni porose o con colori tipo il bianco o il nero serve fare attenzione ai resisui di sporco o detersivo ma soprattutto al calcare che tende ad ingiallirne il colore. Ricordatevi di aprire l’acqua fredda quando scolate la pasta, lo schock termico potrebbe incrinare il materiale nei punti più delicati.

    La ceramica è sempre un ever green. Elegante, rigida ma allo stesso tempo fragile, la ceramica è facile da pulire e non si deteriora entrando in contatto con gli acidi contenuti in alcuni alimenti. Resiste alle alte temperature ed ai graffi, ma meno agli urti.

    Per chi volesse puntare a qualcosa di sempre attuale e al tempo stesso ricco di tradizione, si può pensare lavelli in granito, travertino o in marmo. Questo materiale è indistruttibile ma, può assorbire sostanze oleose o coloranti: per tale motivo richiede qualche accorgimento nella pulizia.

    Forno

    Il forno è tra i punti focali della cucina. È uno strumento di uso giornaliero che richiede anche una giusta collocazione per garantire la sicurezza in cucina.

    Può essere collocato nella posizione classica (sotto i fuochi), ma negli anni, ha preso sempre più strada la scelta di posizionarlo in una colonna laterale, in prossimità dei fuochi, agevolando così anche le operazioni di cottura e pulizia.

    In questo secondo caso si tratta proprio di una sorta di mobile indipendente che prevede uno scomparto apposito per il forno posizionandolo di solito ad un’altezza “a misura di adulto” con una chiusura che non lascia fuoriuscire il calore ed un vetro doppio: tutto proprio nell’ottica della sicurezza.

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